Sette giorni green (Terza puntata)
Terza puntata della nostra rubrica “7 Giorni Green” che raccoglie gli spunti, le idee, le riflessioni relative al mondo della natura elaborate dai più svariati soggetti che hanno però un unico comun denominatore: la consapevolezza che ci possa essere davvero un mondo migliore ed un vero sviluppo sostenibile solo se l’uomo ha un rapporto con l’ambiente, nel quale è ospite, più rispettoso.
Con la bella stagione e la fine del lockdown tutti abbiamo voglia di fare attività fisica, di camminare magari in mezzo al verde anche perché, un aspetto negativo della “ripartenza” è l’incremento notevole del traffico automobilistico.
Il sito www.101giteinliguria.it, con la relativa pagina facebook, propone lo splendido Sentiero dei Narcisi, davvero imperdibile nel mese di maggio.
Si trova poco sopra l’abitato di Fascia, un’ora e mezza circa da Genova, all’interno del Parco dell’Antola: due le possibilità per arrivare sull’altopiano della Cavalla. Il primo percorso, una quarantina di minuti, parte dall’Osteria dei Lilli, attraversa il bosco con l’ultima parte in salita.
Chi sceglie il secondo itinerario oltrepassa il paese di Fascia, in direzione Casa del Romano, dopo qualche chilometro in prossimità di un tornante a sinistra un cartello indica l’inizio del Sentiero dei Narcisi.
Lo spettacolo di questo tappeto bianco che copre l’altopiano è emozionante: ricordiamo che è proibito raccogliere i narcisi, si può solo fotografarli.
La gita è consigliata in tarda primavera o a settembre quando, anche se non ci sono i fiori, i prati sono percorribili e puliti, non ci sono buche e i bambini possono tranquillamente sbizzarrirsi in libertà.
La ripresa dell’attività fisica significa anche escursioni magari un po’ più difficili ed il Club Alpino Italiano, da sempre attento alla sicurezza, coniuga le sue raccomandazioni nel tempo del coronavirus.
Rispettare le distanze, differenziare gli orari evitando assembramenti, evitare le attività più impegnative privilegiando i sentieri, valutare sempre le proprie possibilità agendo con prudenza: non sono norme ma semplici consigli dettati soprattutto dal buon senso.
Il CAI invita a sostenere i rifugi prenotandosi per tempo e di rispettare sempre le Terre Alte: luoghi per noi di svago e di benessere ma che rappresentano “la casa” per quelle popolazioni che in quelle montagne vivono.
La pista ciclabie di Corso Italia è stato un argomento molto dibattuto durante la settimana: la polemica è stata forte fra chi l’apprezza come un primo bel segnale di una mobilità sostenibile a Genova ed altri che la criticano, soprattutto per l’aspetto della sicurezza. Tutto è migliorabile e il Comune di Genova ha preannunciato qualche modifica.
Giudizio estremamente positivo quello espresso da Legambiente Liguria Onlus: la città mette finalmente in discussione lo spazio stradale mettendolo a disposizione di tutti. Un’azione, dice Legambiente, che dovrà essere estesa a tutta la città, pensando anche al trasporto pubblico.
Per oggi l’equazione è: +bici-inquinamento= salute+ divertimento.
Circa un milione di studenti francesi delle materne ed elementari sono tornati a scuola per le lezioni in classe con rigide misure di sicurezza.
Dal Corriere della Sera leggiamo che a Montmeyran, un comune di 3000 abitanti vicino a Grenoble, il sindaco, non potendo garantire il protocollo sanitario, ha deciso di non riaprire gli istituti: è stata ideata una scuola alternativa organizzando, insieme ai genitori, lezioni nel bosco.
Ad Altum Park intanto è ormai quasi tutto pronto per l’apertura dei centri estivi, prevista per il 15 Giugno.
In tempi di Covid le strutture outdoor sono certamente le più sicure con garanzie di distanziamento ed aria pura.
Oltre a questo nel parco Sportivo Outdoor di Genova- San Desiderio, 3000 mq di verde dove si possono fare ben nove discipline diverse, ci saranno rigide norme di sicurezza, operatori-educatori opportunamente formati con certificazione CONI e CSI, il tutto per la tranquillità dei genitori.