Outdoor education: scelta vincente
Un recente studio della University Colorado Boulder ha dimostrato che più della metà degli studenti, se non opportunamente allenati, d’estate, durante le vacanze, possono perdere anche il 39% delle loro capacità di gestione della lingua, orale e scritta.
Questo avviene, è opportuno sottolinearlo, in un anno normale.
Il problema è che stiamo purtroppo vivendo la più lunga sospensione scolastica della storia: se a Settembre si ricomincerà davvero sarà stato uno stop di sei mesi!
Come avviene sempre a patirne le conseguenze più gravi saranno i figli di genitori meno strutturati culturalmente ed economicamente.
Anche molte ricerche effettuate negli ultimi tempi in Italia disegnano un quadro abbastanza fosco.
il 62% degli studenti, soprattutto alle elementari, durante il lockdown, ha avuto grande difficoltà con la didattica a distanza accusando problemi di stress, stanchezza e deficit di attenzione.
La percentuale scende al 46%, nella fascia d’età 6-17 anni.
Il 12% dei bambini non ha accesso ad un pc o tablet, addirittura il 20% nel Sud.
Sono dati drammatici che impongono scelte rapide da parte dei “decisori politici” per evitare di perdere, o danneggiare gravemente, almeno una generazione.
Nell’attesa speranzosa che a Settembre ricominci la scuola con linee guida chiare mettendo davvero in primo piano l’interesse dei giovani, in questa parte finale d’estate qualcosa si può ancora fare.
Come riportato in un articolo di “Repubblica” la pedagogista Maria Rosa Porro invita a sviluppare meglio le tante opportunità del “outdoor education”.
Bisognerebbe valorizzare al massimo l’attività all’aria aperta dove il bambino possa ritrovare quel senso di autonomia, libertà ma anche responsabilità che gli è venuto a mancare durante il lockdown.
I metodi didattici naturali, sostiene l’Accademia Americana dei Pediatri, aumenta la capacità di cooperazione fra i bambini, diminuisce stress ed aggressività.
Le esperienze dirette nella natura consentono poi di sviluppare il pensiero critico e creativo e la capacità di risolvere problemi.
Ad Altum Park di San Desiderio, nel “nostro piccolo” dal 15 Giugno scorso fino ad oggi abbiamo anche cercato di porci questo obbiettivo, non solo quindi attività ludico- motoria.
Lo abbiamo fatto, ad esempio, grazie alla sinergia con Legambiente che ha organizzato insieme a noi due settimane dedicate, la seconda è in programma dal 31 Agosto al 4 Settembre: ma anche durante le escursioni settimanali che sono, da sempre, nel format degli Educamp CONI.
Gli esperti raccomandano di “tenere un diario di bordo” delle vacanze dove il bambino possa raccontare le esperienze quotidiane.
Il diario di Altum Park, con la sua bella copertina rossa, è una raccolta di pensieri, disegni ed emozioni che diverte il bambino, stimola la sua fantasia, “fissa” i ricordi delle giornate trascorse in mezzo alla natura: un diario che commuove gli adulti che abbiano la voglia e la pazienza di leggerlo, magari interagendo con i figli.