“Sette giorni green”(24°Puntata)
Una delle preoccupazioni maggiori in questo periodo è che molti ragazzi possono teoricamente fare sport, ad esempio gli allenamenti di calcio in forma individuale, senza però usufruire degli spogliatoi.
Non è una piacevole prospettiva soprattutto quando ci sono temperature rigide e maltempo.
Obiezioni che probabilmente risulterebbero assolutamente risibili nei paesi nordici dove c’è, da sempre, un diverso rapporto con la natura.
Dal sito www.green.me scopriamo che in Finlandia è un’abitudine consolidata, dagli anni Venti del secolo scorso, tenere all’aria aperta i bambini, anche piccolissimi, quando fanno il pisolino.
In quel Paese non ci sono genitori criminali: è un’opzione motivata da solide fondamenta scientifiche.
Il bimbo, ben coperto con vestiti di lana, ha una migliore circolazione del sangue ed aumenta l’immunità ai batteri.
Secondo uno studio dell’università di Oulu la temperatura esterna ideale sarebbe di -5 gradi
La “nanna sotto zero” si usa anche nelle scuole materne svedesi.
Chissà cosa penserebbero le apprensive ed iperprotettive madri italiane se analoghe iniziative fossero prese anche da noi?.
Continuiamo a parlare di natura in un contesto e a latitudini decisamente diverse.
Fra i luoghi del cuore del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, c’è il treno delle meraviglie, la spettacolare linea storica, lunga più di 100 km, Cuneo-Ventimiglia.
Fu realizzata nel 1928, rimase in vita solo 10 anni per poi essere distrutta dalla guerra. A lungo dimenticata, tornò in funzione nel 1979 ed ora è di nuovo a rischio di scomparsa.
I danni causati dal maltempo all’inizio di ottobre anche alla strada del tunnel di Tenda rendono sepre più incerto il futuro.
E’ una delle più belle ferrovie alpine, con un tracciato ardito, una meravigliosa cartolina incastonata nella natura.
Dai monti al mare, attraverso la Val Roja, la valle delle meraviglie, con spettacolari canyon, suggestivi centri abitati: questo treno, un patrimonio di ingegno e lavoro, non si può proprio perdere.
Dopo un autunno decisamente mite e poco piovoso siamo passati bruscamente ad un clima quasi invernale con un sensibile calo di temperature e le prime nevicate nell’entroterra genovese.
A proposito di neve perché, pur considerando alcuni disagi legati soprattutto alla viabilità, ci rende felici?
Dal sito www.montagna.tv troviamo alcune risposte.
Acuisce il senso di meraviglia, dona calma e serenità, ci fa rivivere le emozioni dell’infanzia, ci dà la possibilità di giocare, unisce le persone.
Calpestare per primi un manto di neve ci riconcilia con la natura riportandoci ad una dimensione quasi primordiale quasi cancellando ansia e preoccupazioni.
Alberi e paesaggio attraggono l’occhio e regalano stupore.
E’ come se il tempo si fosse fermato e noi vivessimo in un breve sogno nel quale possiamo essere felici.