Altum Park: si torna a giocare
Dopo tanta fatica finalmente è arrivato il giorno dell’apertura del centro estivo Educamp Smart CONI ad Altum Park di San Desiderio.
57 fra bambini e ragazzi, pieni di vita e di gioia, dopo mesi di lockdown, hanno potuto dare sfogo alla loro voglia di muoversi, divertirsi e giocare.
Lo potranno fare, per dieci- undici settimane, fino all’apertura delle scuole, in uno splendido scenario naturale che ha pochi eguali a Genova, con un protocollo che prevede il rispetto delle più rigide norme di sicurezza.
Il momento dell’afflusso, scaglionato attraverso ben otto accessi, con distanziamento e triage, si è svolto regolarmente. Quasi tutti i genitori si sono presentati con i documenti già compilati, completando velocemente le pratiche burocratiche.
Sono sedici gli operatori-educatori, due per ogni gruppo, che accompagneranno i ragazzi in questa splendida avventura per l’estate 2020: tutti qualificati con formazione certificata CONI e Centro Sportivo Italiano.
A questi si aggiungono una decina fra dirigenti del CSI e custodi che hanno un ruolo fondamentale per la gestione di una struttura come quella di San Desiderio.
Inizialmente ad Altum Park si farà attività-ludico- motoria: la speranza è che, se e quando le regole verranno un po’ allentate, ci sia la possibilità di togliere le limitazioni che impediscono di fare sport nel modo più tradizionale.
“ Anche nel 2020 prestigiosi partner hanno condiviso le nostre idee e la nostra sfida. A cominciare dalle settimane di Legambiente- dice Enrico Carmagnani Presidente CSI Genova-. Con loro condividiamo la volontà forte di avvicinare i bambini alla natura. Oltre a Legambiente organizzeremo iniziative e laboratori con il Club alpino italiano, con la Federazione italiana escursionisti, con la Regione dalla quale abbiamo adottato una ventina di chilometri di sentieri intorno alla struttura.
Il sentimento più forte è l’orgoglio per essere riusciti ad aprire quest’anno un centro estivo all’aperto di queste dimensioni- sottolinea Enrico Carmagnani-. Il messaggio che vogliamo dare è che il gioco di squadra, CSI, CONI, Regione, ha funzionato benissimo”
Altri partner vicini ad Altum Park sono Iren, il Palagym Assarotti, i ragazzi del bar che si occupano della ristorazione: quest’anno in modalità diversa rispetto al 2019 con i bambini che consumano i pasti all’esterno nelle varie aree dislocate, a distanza di sicurezza, nei tre ettari di bosco della struttura.
Hanno partecipato all’inaugurazione dei centri estivi alcuni dirigenti del CONI fra i quali il Presidente regionale Antonio Micillo “Molte società si sono riconvertite per dare un servizio alle famiglie e per consentire ai ragazzi di fare sport ed attività ludico-motorie che rientrano in un format multidisciplinare che tiene conto delle criticità legate al Covid-19.Un progetto- sottolinea Antonio Micillo- nato in Liguria e fatto proprio dal CONI nazionale. Il ruolo del CONI è di supervisione, garanzia e formazione su parametri e linee guida anche sul profilo della sicurezza, del distanziamento, dell’igiene e della sanificazione degli ambienti e degli oggetti”
Oltre ad Antonio Micillo sono saliti a San Desiderio il Direttore scientifico della Scuola regionale dello Sport CONI Liguria Cristina Caprile, che ha coordinato la formazione online di quasi 400 fra dirigenti ed operatori- in rappresentanza di 47 società, il Delegato provinciale del CONI di Genova Salvatore Zappalà e l’Assessore allo Sport di Regione Liguria Ilaria Cavo.
“Abbiamo tracciato linee guida insieme alle altre regioni, poche regole, molto chiare che in sicurezza consentissero l’apertura. Quest’anno- dice l’Assessore Cavo- per gli organizzatori attivare un centro estivo costa di più e per evitare che le spese aggiuntive per il Covid-19 ricadessero sulle rette delle famiglie, Regione Liguria ha stanziato sei milioni di euro.
E’ stato un invito a partire- conclude l’Assessore Cavo- Tutto il mondo dello sport, del CONI, in questo caso del CSI ad Altum Park, si è rimboccato le maniche, ha reagito per dare una risposta estiva di aggregazione e di socialità. Ho notato che sono proprio loro, i bimbi più piccoli e i ragazzi ad aver capito, incontrandosi di nuovo e giocando, quanto sia importante e facile rispettare alcune semplici norme di sicurezza”