Centri Coni: gioco e multisportività
Il Centro CONI è un progetto nazionale che ridisegna il modo di fare sport per i giovani in una fascia d’età compresa fra i 5 e i 14 anni.
Sostanzialmente è la prosecuzione, per i mesi invernali e primaverili, di Educamp CONI che ha avuto uno straordinario successo la scorsa estate nonostante l‘emergenza Covid.
Vuole offrire a tutti i ragazzi la possibilità di praticare l’attività sportiva, con percorsi differenti indirizzati anche alla ricerca del proprio talento che, nel futuro, potrebbe anche sfociare nell’alto livello.
E’ anche una forma quindi di “ orientamento sportivo”: si evitano precoci specializzazioni che ormai tutti gli esperti giudicano in modo negativo, dal punto di vista fisico per i ragazzi, e come principale causa dell’abbandono dell’attività dei ragazzi stessi.
I Centri CONI hanno soprattutto un’importante prospettiva sociale in quanto si rivolgono davvero a tutti, indipendentemente dalle capacità individuali e dal censo, e trasmettono corretti stili di vita e di alimentazione, anche con la collaborazione dei genitori, ai quali è dedicata un’area specifica.
Al centro del progetto c’è l’attività motoria-sportiva, una pedagogia ludica codificata da esperti che sarà materia dei corsi di formazione.
Destinatarie le società certificate, affiliate alle Federazioni nazionali o agli Enti di promozione sportiva come il CSI: dovranno coordinarsi, mettersi in rete fra di loro, per offrire alle famiglie luoghi sicuri dove mandare i figli a “provare” due, tre, quattro discipline.
Concetti ben chiari ad Altum Park, il Parco sportivo outdoor di Genova gestito dalla Cooperativa Sport Family, che quest’estate ha avuto decine di partecipanti agli Educamp CONI e che ha già attivato alcune significative collaborazioni con ASD per proporre davvero la multisportività.
“ Io dico che questo periodo emergenziale a qualcosa serve – sostiene convinta Cristina Caprile Direttore Scuola Regionale Sport CONI Liguria-Penso che abbiamo più tempo per fare una formazione seria. Bisogna davvero diffondere una cultura motoria- sportiva che è carente nell’opinione pubblica e che è, purtroppo, l’ultima cosa alla quale si pensa nel nostro Paese”.
Il valore aggiunto di un progetto come quello dei Centri CONI è quello di mettere insieme tecnici che hanno competenze e percorsi di studi diversi affinchè possano condividerli fra di loro, arricchendosi reciprocamente, ed offrendo quindi ai ragazzi esperienze emotivamente molto appaganti.