” I PIONIERI” DI ALTUM PARK
Altum Park a San Desiderio sarà ufficialmente in funzione, con tutte le attrezzature previste dal progetto utilizzabili, dal 14 Giugno quando verranno organizzati i primi centri estivi interni ed esterni. Nel frattempo gli alunni dell’I.C.Certosa, bambini delle elementari e ragazzi delle medie,hanno provato l’emozione di tirare con l’arco, di svolgere attività nel Parco Avventura, di orientarsi con una mappa in mano fra il bosco e le aree limitrofe ai tre campi di calcio. Una sorta grande di prova generale anche per gli istruttori-animatori, tutti certificati,che si occuperanno dei frequentatori della struttura.
L’I.C. Certosa, circa 900 iscritti, almeno il 20% dei quali stranieri, è un istituto di “frontiera” soprattutto dopo il crollo del Ponte Morandi. La scuola primara “Ariosto” dista 300 metri in linea d’aria dai monconi del viadotto: ci sono 25 bambini sfollati che hanno continuato a frequentarla, con un servizio- taxi. A questi se ne aggiungono una sessantina della ” zona arancione” per i quali il Miur ha finanziato uno scuola bus obbligandoli, comunque, ad alzatacce mattutine.
Gli insegnanti, affiancati da psicologi, sono stati davvero encomiabili ed hanno sempre cercato di dare un senso di normalità ai ragazzi mantendendo soprattutto le gite e le iniziative all’esterno.
Sabato 8 Giugno la classe Quinta D della scuola elementare Ariosto, insieme agli alunni di altre due scuole di Sampierdarena, sarà ricevuta da Papa Francesco in udienza privata in una giornata speciale organizzata dal “Cortile dei Gentili” che il Santo Padre dedica ai bambini che hanno vissuto situazioni particolarmente disagiate.Porteranno a Roma disegni e poesie da loro realizzati: un modo, anche questo. per elaborare quanto è successo il 14 Agosto.
Le due visite ad Altum Park dei bambini delle elementari sono state organizzate e finanziate nell’ambito di un progetto del Comitato Italiano Paralimpico per far svolgere attività sportiva nelle classi dove ci sia almeno un alunno disabile.
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Arrivare a San Desiderio per tutti i ragazzi dell’I.C.Certosa è stato un “viaggio” ma i visi sorridenti, la gioia manifestata per aver trascorso una mattinata diversa dal solito, facendo sport non certamente “tradizionali”,conta più di tutto.
“Avevo già provato il Ponte Tibetano”-dice Flavio- ma con l’imbragatura.Senza dà sensazioni diverse, ci si sente più liberi”. Secondo Roberta invece “E’ una bella scarica di adrenalina e se si vince la paura dei primi passi poi tutto diventa facile”. Molto gradita è stata la postazione del tiro con l’arco, attività sportiva che davvero in pochi avevano sperimentato in precedenza.