La grotta del’eremita
Nei primi anni sessanta del secolo scorso il padre gesuita Ugo Borsero, insieme ai suoi confratelli dell’Istituto Arecco, volle realizzare il Villaggio polisportivo di San Desiderio: una struttura immersa nella natura.
Vennero anche piantati alberi di alto fusto, diventati ora adulti.
La struttura, nel 2000, fu acquistata dall’Arcidiocesi di Genova: Mons. G.B. Caviglia, consulente ecclesiastico del CSI, non impiegò molto tempo a convincere il Card. Dionigi Tettamanzi.
Il Villaggio polisportivo da allora è gestito dalla Cooperativa Sport Service Family.
Oltre ai tre campi di calcio all’interno dei tre ettari di verde ci sono molte curiosità che meritano di essere conosciute, ad esempio la grotta dell’eremita.
E’ uno dei luoghi più cari per gli abitanti di San Desiderio da ben…. 1700 anni.
Risale infatti al ‘300 la storia-leggenda di un uomo che si ritirò a pregare in questa zona boschiva, isolata, allora, ben diversa da come si presenta oggi.
Sullo stesso sentiero che porta alla grotta c’è una cappellina che ricorda una chiesetta del 1600 dedicata a San Giovanni Battista che sorgeva dove ora c’è il grande campo di calcio ad 11.
Presso la grotta dell’eremita i ragazzi dei centri estivi di Altum Park svolgono molte attività ludico motorie e laboratori.
Alcuni bambini hanno scritto una bellissima lettera chiedendo scusa all’eremita per il disturbo.
“ Abbiamo costruito il nostro campo base accanto alla tua casa. Speriamo che tu stia vivendo una bella vita e non ti senta troppo solo. Ci dispiace averti disturbato ma siamo convinti di averti regalato un sorriso con la nostra presenza. Ogni giorno che saliremo quassù ti saluteremo, da fuori della grotta”.
I bambini che hanno scritto questa lettera sono fra i più piccoli che frequentano gli Educamp CONI 2020: per loro è bello viaggiare con la fantasia e il palinsesto del Parco sportivo outdoor è fatto più di laboratori che di attività ludico- motoria in senso stretto.
Incredibilmente l’eremita ha risposto, con una lettera altrettanto bella, vergata con tratto faticoso, considerata l’età, ma ricca di commoventi parole.
“ Sono lusingato nell’aver ricevuto la vostra lettera. Continuo la mia vita in solitudine ma mi rallegro di sentire le vostre voci mentre giocate e vi divertite qui fuori. Le vostre risate mi riempiono il cuore di tante emozioni. L’altro giorno ho sentito alcuni di voi che, dopo aver confabulato, hanno deciso di raccogliere bottigliette di acqua abbandonate che, in teoria, non dovrebbero neppure esserci in questo luogo naturale. Sappiate sempre apprezzare ciò che vi circonda ed imparate a fermarvi a guardare questo magnifico mondo”.
Altum Park è anche…. magia !