Noi rispettiamo l’ambiente
L’educazione ambientale è una disciplina molto importante per la crescita di giovani affinchè siano davvero consapevoli e responsabili nei confronti dell’ecosistema in cui vivono.
Il rispetto della natura, la distinzione fra energie rinnovabii e non rinnovabili,le cause che provocano l’inquinamento sono tematiche fondamentali per poter formare cittadini in grado di agire, un domani, per il bene della comunità.
Il Ministero dell’Ambiente ha stilato già da alcuni anni delle vere e proprie linee guida per indirizzare le scuole, a cominciare da quelle dell’infanzia, verso questi argomenti didattici.
Come purtroppo sappiamo bene, per molti aspetti che riguardano il vasto mondo dell’istruzione, spesso non si va oltre gli auspici e i programmi teorici.
A tradurre in pratica queste idee, facendo da supplenza educativa, sono le più diverse realtà territoriali che si occupano di bambini e ragazzi.
Una di queste è certamente Altum Park di San Desiderio che fin dalla fondazione, nel maggio 2019, considera l’educazione ambientale una delle pietre miliari della sua filosofia.
“Noi da sempre, trovandoci in un parco sportivo outdoor, in mezzo alla natura, abbiamo posto grande attenzione a queste tematiche anche con una fattiva e proficua collaborazione con Legambiente che proporrà, anche quest’anno, alcune settimane con progetti specifici- dice Andrea Pedemonte Direttore Altum Park- All’interno della struttura abbiamo dislocato numerosi contenitori per la raccolta differenziata, soprattutto nelle aree dove i ragazzi consumeranno il pasto. Quest’anno per l’emergenza coronavirus l’utilizzo di questi prodotti è incrementato, anche per la pulizia degli attrezzi, e bisogna comportarsi di conseguenza”.
Separare e riciclare rifiuti è un obbligo in quasi tutti i comuni italiani.
Per gli adulti la differenziazione degli scarti domestici all’inizio è stata un po’ difficile da comprendere e mettere in pratica ma per i bambini la situazione è diversa.
I più piccoli, con una mentalità aperta, nati in un’epoca di sostenibilità ambientale, acquisiscono comportamenti ed atteggiamenti in modo più veloce, attuando le cosiddette “buone pratiche” quasi spontaneamente e naturalmente, coniugandole con il gioco e il divertimento.
“Noi attraverso i nostri educatori- operatori coinvolgiamo ogni giorno i bambini sia nell’operazione di sanificazione degli strumenti sia facendolo collocare i rifiuti, soprattutto dopo pranzo, che consumano in aree all’aperto, ben distanziate le une dalle altre, nei contenitori corretti- dice Andrea Pedemonte-.
La carta in quello della carta, la plastica, in quantità minore possibile, in quello della plastica”.