Palestre outdoor nel levante genovese
Domenica 20 febbraio il direttore di Altum Park Andrea Pedemonte ha incontrato Nicholas Gandolfo, vice presidente della Terza Commissione eventi sportivi del Municipio IX Levante.
“ Come tutti gli appassionati ed i praticanti di calcio conoscevo logicamente i campi di S. Desiderio dove ho giocato spesso. Sono rimasto però davvero favorevolmente impressionato da cosa offre la struttura nel suo complesso e sono convinto che possa diventare una delle nuove palestre outdoor che mi piacerebbe nascessero sul territorio del municipio dopo quella dei giardini di Quinto A questo proposito ho presentato una mozione ed attivato l’area tecnica, per individuarne con esattezza altri, e mi auguro che l’iter sia veloce e si riescano ad ottenere i finanziamenti necessari”.
Il Comune di Genova è intenzionato a creare in ogni quartiere palestre outdoor pubbliche, come già avvenuto nel Municipio Medio Levante e presto nel Municipio Centro Ovest, a Sampierdarena.
Un’esigenza nata certamente con l’emergenza sanitaria legata al Covid: le persone preferiscono sempre più allenarsi e fare attività sportiva all’aperto, dove è garantita maggiore sicurezza e si riduce il rischio di contagio.
L’importanza della valorizzazione dello sport outdoor con offerte sempre più ampie nel levante genovese, la creazione di spazi, reti ed associazioni che colleghino davvero il mare con i monti, sono tutti argomenti trattati durante la chiaccherata fra Andrea Pedemonte ed il consigliere delegato Nicholas Gandolfo che ha avuto l’opportunità di visitare domenica mattina nel dettaglio Altum Park, un sito inaugurato nel 2019, che non ha eguali in Liguria.
Andrea Pedemonte sarà invitato ad una prossima riunione della Commissione sport outdoor nella sede del Municipio IX Levante, insieme ai rappresentanti del progetto legato a monte Moro quelli della palestra di Quinto e altri soggetti.
Durante l’incontro a S. Desiderio si è parlato anche delle problematiche, per tutto il settore outdoor, determinate dall’ordinanza regionale sulla peste suina: su questo c’è la ragionevole speranza che entro breve tempo le norme diventino meno restrittive consentendo quindi le attività di trekking e mountain bike.