Sette giorni green ( Seconda puntata)
Eccoci alla seconda puntata della rubrica settimanale “7 Giorni Green”, nella quale facciamo una sintesi dei post condivisi sulla pagina facebook di Altum Park, sottolineando tematiche che corrispondono alla nostra filosofia di vita, al nostro modo di stare in mezzo alla natura, innanzitutto rispettandola.
Spesso sentiamo dire che dopo l’emergenza coronavirus “saremo migliori”.
Leggendo alcune notizie purtroppo questo è solo un teorico auspicio.
Dario Visintin annuncia sgomento nei giorni scorsi che ignoti hanno distrutto le sue arnie a San Lorenzo Isontino bruciando vive due milioni di api. All’autore di questo ignobile gesto, dice, va tutta la sua compassione.
L’11 maggio scorso si è celebrata in tutto il mondo la Giornata dell’Orienteering: una bellissima attività sportiva in mezzo alla natura.
Ad Altum Park di San Desiderio, fra campi e boschi, ci sono percorsi splendidi, studiati appositamente per tutte l’età, che bisogna solo conoscere e frequentare.
Sempre a proposito di Altum Park, in attesa della riapertura, in totale sicurezza, seguendo i protocolli con le rigide norme di legge, continua il fantastico gioco online interattivo, fra sport e natura, al quale hanno già partecipato da casa più di mille bambini. Anche la seconda versione del gioco sta avendo uno straordinario successo.
All’interno del parco sportivo outdoor proseguono intanto i lavori per farsi trovare pronti quando la struttura tornerà utilizzabile.
Continuano gli incontri del gruppo operativo che sta formalizzando un protocollo per l’ESTATE CONI 2020 che possa consentire ai ragazzi di riprendere l’attività ludico- motoria in sicurezza.
All’interno di questo gruppo, ma anche di altri, c’è Enrico Carmagnani, presidente del comitato di Genova del CSI, che porta in dote soprattutto l’esperienza dei centri estivi 2019 a San Desiderio, 4000 i ragazzi partecipanti, e le sue competenze gestionali- organizzative.
Dal vicepresidente della Federazione di medicina sportiva italiana Gianfranco Beltrami arrivano utili consigli sull’utilizzo della mascherina.
Quando si fa attività sportiva ad alta intensità non bisogna usarla perché non garantisce il ricambio di anidride carbonica e l’atleta rischia di arrivare ad una condizione di ipossia.
Bisogna portare con sé sempre questi presidi sanitari, indossarli prima e dopo l’esercizio, oppure nel momento in cui ci si rende conto che non c’è la distanza di sicurezza.
Un articolo de “Il Giornale “del 14 maggio traccia un primo bilancio di quanto è costata la quarantena, senza sport, agli italiani.
Buon cibo in quantità superiore al solito, alcolici e duemila passi in meno al giorno si sono tradotti, mediamente, in due kg in più per persona.
Il lockdown in Italia è stato molto stringente. Per un periodo erano vietate anche le semplici camminate all’aria aperta. Ora bisogna rimettersi rapidamente in moto, anche perché, è dimostrato scientificamente, uno dei principali fattori di rischio contagio da covid è l’obesità che riduce le nostre difese immunitarie oltre a causare danni all’apparato cardio-vascolare.
Una delle domande che si fanno più frequentemente ai rappresentanti istituzionali è quando e come riaprirà la scuola. Dal magazine “greenMee.it”, Paolo Mai, fondatore del primo asilo nel bosco italiano, ora sono circa 150, ci racconta come potrebbe essere l’offerta educativa al tempo del coronavirus.
L’auspicio è quello di fare attività sempre più all’aperto, come accade in molte zone del mondo dove il clima non è certamente mite come da noi.
Chiudere i bambini solo nelle aule, come si è sempre fatto, non sarà più possibile. La didattica a distanza, utile in fase d’emergenza, presenta molte criticità.
L’approccio educativo naturalistico lo troviamo anche nelle teorie pedagogiche di Rousseau, Montessori e Steiner, solo per citare qualche nome.
Un bambino che vive all’aria aperta la maggior parte del suo tempo imparerà a conoscere davvero la natura, amarla e difenderla.
Salutiamo con gioia la nomina del nuovo arcivescovo di Genova, padre Marco Tasca, francescano: il Santo di Assisi ha sempre avuto una visione molto lucida dell’uomo, parte di un macrocosmo dove la natura è sempre predominante perché impone condizioni e leggi che devono essere rispettate.
Di Padre Tasca e di molto altro ancora si parla nei tre numeri de “il Cittadino” che tornano nella versione cartacea in concomitanza con la ripresa delle Sante Messe.